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La mia storia in montagna

 

Dalle prime avventure tra i pascoli della mia infanzia ai grandi itinerari alpinistici, la montagna è sempre stata il filo conduttore della mia vita. Una passione che si è trasformata in una professione, per condividere emozioni, esperienze e la bellezza di un mondo unico.

 

Chi sono

 

Sono Matteo, ma per tutti TEO. Sono nato a Omegna e vivo a Premosello, un piccolo paesino immerso nel Parco Nazionale della Val Grande, l’area Wilderness più grande d’Europa. La mia passione per la montagna è nata presto, grazie ai miei genitori che hanno ristrutturato una baita in alta Valle Strona, a Piana di Forno, un paesino oggi disabitato vicino a Campello Monti. Fin da bambino ho vissuto la montagna in modo intenso: a 5 anni ho imparato a sciare su un piccolo skilift fatto apposta per i bambini del paese e trascorrevo le estati tra pascoli, torrenti e le storie dei pastori che incontravo.

Da queste esperienze è nato il mio amore per la natura, che ha gettato le basi per la mia crescita personale e la mia passione per l’alpinismo.

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Il percorso verso la montagna

 

A 16 anni mi sono iscritto al mio primo corso di sci alpinismo e lì ho scoperto una vera e propria passione. Non mi sono fermato allo sci: l’estate mi ha portato a esplorare altre discipline, come l’arrampicata sportiva, l’alpinismo e le cascate di ghiaccio. In quel periodo ho avuto la fortuna di incontrare alpinisti e guide alpine che mi hanno trasmesso la loro esperienza e l’amore per le "terre alte". Grazie a loro, ho imparato non solo la tecnica, ma anche l’eleganza e la sicurezza necessarie per muoversi in montagna.

Con il tempo, questa passione è diventata una missione. Ho deciso di intraprendere il percorso per diventare Guida Alpina, conseguendo la qualifica UIAGM e altre specializzazioni, come l’accompagnamento in canyoning, il brevetto di direttore di percorso FISKY e quello di osservatore AINEVA 2a.

La montagna oggi

 

Negli anni ho lavorato come tecnico di Soccorso Alpino, istruttore e tecnico di Elisoccorso, aprendo nuove vie di arrampicata su roccia e chiodando falesie. La montagna è il mio mondo, e il mio lavoro mi permette di condividere questa passione con altre persone. Non ho una stagione o una disciplina preferita: ciò che conta è vivere ogni giorno al massimo, condividendo emozioni, panorami e sorrisi.

Tra le esperienze più significative c’è l’apertura della via "Dolce Enrico", dedicata a mio padre, scomparso nell’ottobre del 2021. Oggi continuo a esplorare, a tracciare nuovi itinerari e a vivere la montagna come una fonte inesauribile di gioia e vitalità. La montagna muta di stagione in stagione, proprio come il mio cuore segue il ritmo di questa natura straordinaria che mi fa sentire vivo.

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Vita e passione tra le vette

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